
Sara è un’inguaribile romantica che sogna l’anima gemella e non vede l’ora di vivere una storia d’amore ricca e appassionante come quella dei suoi nonni. Diego dal canto suo è un cinico procacciatore d’affari, ha alle spalle un turbolento matrimonio che l’ha lasciato con il portafoglio vuoto e il cuore spezzato e l’ho ha fatto ricredere sull’esistenza dell’anima gemella.
Sara proviene da una famiglia d’artisti, sua nonna (ormai crollata nella demenza senile) era una ballerina, mentre sua madre una cantante country che dopo aver ottenuto un grande successo nelle States ha inseguito l’amore in Italia, ritrovandosi poi con il cuore spezzato e una figlia a carico.
Da giovane capisce di non avere i talenti artistici della sua famiglia, quindi si dedica allo studio dell’arte diventando una rampante gallerista a Milano.
Sul lato amoroso, nonostante i tentativi della ragazza di trovare la sua metà, sembra che a Milano non ci sia rimasto un uomo, non dico decente, ma almeno normale.
Conosce Diego al bar dopo una sessione di speed dating con una serie di uomini proveniente dalla valle degli orrori e subito sono in sintonia. O meglio, ridono scherzano e si insultano, ma è innegabile che tra di loro c’è sia un potente feeling.
Diego poi manderà all’aria la serata più importante della carriera di Sara e in seguito le salverà il fondoschiena grazie alle sue doti di procacciatore d’affari e un cliente che desidera comprare in toto la collezione della galleria gestita da Sara, il che mi fa pensare che sia più furbo che bello, ma non voglio andare troppo nel dettaglio..
Una volta sistemato l’ambito lavorativo Sara entra in una spirale che possiamo definire (con il forte accento Texano della sua famiglia) delusional!
Un giorno con non poco scetticismo decide di farsi predire il futuro da un’indovina e passa da non credere a quelle sciocchezze a basare mesi dalla sua vita sulla predizione dell’indovina, già perché pare che Sara incontrerà il suo vero amore ballando sull’acqua sotto le stelle cadenti. E quindi è presto fatto e si convince che incontrerà il suo vero amore a una competizione di ballo alla Darsena la notte di San Lorenzo.
Ricalcando lo stile ballerino di sua nonna decide di prendere lezioni di ballo in vista dell’incontro con il suo grande amore e accalappia Diego come suo accompagnatore e partner di ballo. E quindi che si aprano le danze!
Heaven, I’m in heaven
And my heart beats so that I can hardly speak
And I seem to find the happiness I seek
When we’re out together dancing cheek to cheek
Sara è innamorata dello stile di Fred Astaire e Ginger Rogers e per il festival swing decide di voler riproporre la scena di ballo di Cheek to Cheek. Ecco sono giorni che ho in mente questa canzone! Ma comunque l’adoro, old fashion tutta la vita baby!
Nonostante come detto Sara sia delirante in alcuni momenti e ovviamente in totale negazione nei confronti di Diego e della realtà, l’ho adorata. Insomma, dicevo ad alta voce: “Te sei fuori”, “Sì, certo credici”, “Oh già e poi?” circa ogni due minuti, però mi ha preso davvero.
In aggiunta, non solo il romanzo ha una storia coinvolgente e romantica come pochi, ma è probabilmente una delle storie più divertenti che abbia mai letto.
Sara e Diego mi hanno fatto impazzire (ok, più Sara che Diego), ma mi hanno fatto sganasciare dalle risate ogni due pagine.
Lo stile di Joanne Bonny si addice perfettamente alla storia e la sua scrittura è fluida, semplice e scorrevole. Ci vediamo domani se non piove è un perfetto esempio di romanzo rosa chicklit della libreria Newton Compton per rendere speciale e divertente una giornata di pioggia passata a leggere sul divano.
Alcuni potrebbero dire che il finale è un po’ troppo deus ex machina, ma io lo chiamerò semplicemente destino!