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Fall in love with the boss

Sapete come funziona: scrivi, leggi e bookstagrammi, poi c’è l’editing, pubblichi un nuovo libro, fai betareading, un po’ di promozione, partecipi ai review party, c’è un’uscita imperdibile che devi assolutamente leggere subito, la vita reale bussa alla tua porta chiedendo del tempo e la tbr si allunga. Le letture delle collaborazioni vengono rimandate e c’è sempre a chi tocca la posizione sfigata. A questo giro a farne le spese è stato Fall in love with the boss di Mariacristina D’Amico che mi è stato inviato dalla scrittrice molte molte settimane fa. Lei è fantastica e non mi ha fatto pensare la mia mancanza di velocità nella lettura, ma finalmente ci siamo, il libro è stato letto e siamo pronti per la recensione, baby!

Corea del Sud. Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama fare gli straordinari, in quanto persona pigra, o come ama definirsi “a risparmio energetico”.
Al contrario, Park JaeChan è un tipo dinamico; è un chaebol di terza generazione cui sta stretto questo titolo. L’ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno, il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, i NEXT.
Cosa succederà quando le strade lavorative di NaNa e JaeChan si incontreranno?

Fall in love with the boss edito da More Stories è stata la mia prima K-Story. Il K-World che si è sviluppato negli ultimi anni non è ancora riuscita a contagiarmi (oh Dio, forse sono troppo vecchia), in ogni caso ero molto interessata alla possibilità di leggere questo romanzo rosa ambientato in Corea del Sud. Gli office romance sono sempre stati tra i miei preferiti ed ero curiosa di immergermi di nuovo in questo mondo.

Non posso rinunciare a te. Non voglio vivere una vita di rimpianti come quella di MinHyun e mia sorella. Non posso dire che non ci saranno conseguenze negative se staremo insieme, ma sono sicuro che riusciremo ad affrontare tutto.

Durante la lettura di Finché il caffè è caldo mi ero beata ed innamorata dell’atmosfera giapponese ed ero curiosa di scoprire se in questo romanzo vi fossero le stesse vibes nella cultura coreana, nonostante fosse scritto da una scrittrice italiana. Bè ragazzi, posso assicurarvi che l’autrice ha fatto i compiti a casa, Mariacristina ha creato un fantasatico world building, con riferimenti tipici e situazioni particolari che catapulta il lettore nel centro di Seoul. Sicuramente questo è stato uno degli aspetti che ho apprezzato di più del romanzo. La caretterizzazione dei personaggi poi è stata un altro punto forte. Credo che d’ora in poi adotterò il termine i NaNa e dirò che non sono pigra, semplicemente una persona a risparmio energetico!

La storia è scritta in modo semplice, scorrevole. L’inizio della storia, con la nuova carriera di NaNa e l’incontro tra i protagonisti mi è sembrato un po’ forzato, diciamo che ricevere il posto di assistente di un CEO senza fare almeno qualche colloquio è davvero molto insolito, ma chissà forse i coreani fanno così (in caso tanti punti a loro) o magari è semplicemente il destino che ci mette lo zampino.
L’autrice adotta i POV alternati, che vedo sempre più spesso nei romance scritti in prima persona e consente al lettore di indetificarsi con i protagonisti recependo a pieno il loro amore, coraggio, azione e così via.

Quindi, riassumendo, se siete fanatici del KWorld o desiderate scoprirlo, non c’è dubbio che questo romanzo faccia per voi e vada assolutamente inserito nella vostra wishlist.