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Mai dire mai

Mai dire mai di Lea Landucci

Sabrina ha tutto dalla vita: genitori ricchi, villetta con piscina, amiche che l’adorano, possibilità illimitata di shopping e una bellezza mozzafiato.

Ma io non riesco a guardarla con gli occhi dell’amore come fanno le sue amiche e, nei suoi ultimi giorni di liceo, mi ritrovo a leggere le crisi assurde di una stronza viziata che crede che tutto le sia dovuto.

Fortunatamente sua madre decide di darle una svegliata e quando finisce l’università finiscono anche i fondi illimitati. I genitori di Sabrina le regalano un favoloso attico a Firenze per la laurea (mica cotica), ma poi chiudono i rubinetti. L’allogio è sistemato, al resto dovrà pensarci da sola.

Sabrina entrà quindi in contatto con la realtà in un tumulto lavori sottopagati, arrivisti, amori complicati e sbagliati, ma soprattutto amici che si dimostrano un’ancora di salvezza, un posto sicuro, la vera casa del suo cuore.

Mai una gioia era ancora solo in wishlist quando Lea Landucci ha fatto il colpaccio con Sperling & Kupfer e perciò non ho avuto modo di comprarlo prima che venisse ritirato per poi essere ripubblicato con la casa editrice.

Quindi grazie al mia TBR infinita ho avuto modo di leggere questa novella (che precede la pubblicazione di Mai una gioia) con occhi freschi e inconsapevoli del futuro di Sabrina.

In questo modo ho avuto l’opportunità di apprezzare ancora di più la fantastica evoluzione della protagonista da stronza viziata a giovane carismatica, con animo meritevole, che lavora sodo e che ha creato un proprio stile il quale l’ha portata a diventare una promettente giornalista con un lavoro da sogno.

Punto di forza di questa novella, ancor più degli amori di Sabrina, sono le amiche della ragazza! Cristina, Daniela e Sabrina hanno un rapporto speciale che mi ha riempito il cuore! Forse perchè anche io ho delle amiche molto diverse da me con le quali ho un legame che portiamo avanti sin dalle scuole e che sono sicura non mi lascerà mai! Ho dedicato a loro il mio romanzo d’esordio e so che per me ci saranno sempre! E sono le stesse emozioni di amore e amicizia che prova il Trio Wow di Mai dire mai

Ho davvero apprezzato la novella di Lea Landucci e non vedo l’ora dell’uscita del romanzo per avere finalmente tra le mani Mai una Gioia! Ora più di prima non vedo l’ora di leggerlo!

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Ci vediamo domani se non piove

Sara è un’inguaribile romantica che sogna l’anima gemella e non vede l’ora di vivere una storia d’amore ricca e appassionante come quella dei suoi nonni. Diego dal canto suo è un cinico procacciatore d’affari, ha alle spalle un turbolento matrimonio che l’ha lasciato con il portafoglio vuoto e il cuore spezzato e l’ho ha fatto ricredere sull’esistenza dell’anima gemella. 

Sara proviene da una famiglia d’artisti, sua nonna (ormai crollata nella demenza senile) era una ballerina, mentre sua madre una cantante country che dopo aver ottenuto un grande successo nelle States ha inseguito l’amore in Italia, ritrovandosi poi con il cuore spezzato e una figlia a carico.
Da giovane capisce di non avere i talenti artistici della sua famiglia, quindi si dedica allo studio dell’arte diventando una rampante gallerista a Milano.
Sul lato amoroso, nonostante i tentativi della ragazza di trovare la sua metà, sembra che a Milano non ci sia rimasto un uomo, non dico decente, ma almeno normale. 
Conosce Diego al bar dopo una sessione di speed dating con una serie di uomini proveniente dalla valle degli orrori e subito sono in sintonia. O meglio, ridono scherzano e si insultano, ma è innegabile che tra di loro c’è sia un potente feeling.

Diego poi manderà all’aria la serata più importante della carriera di Sara e in seguito le salverà il fondoschiena grazie alle sue doti di procacciatore d’affari e un cliente che desidera comprare in toto la collezione della galleria gestita da Sara, il che mi fa pensare che sia più furbo che bello, ma non voglio andare troppo nel dettaglio..

Una volta sistemato l’ambito lavorativo Sara entra in una spirale che possiamo definire (con il forte accento Texano della sua famiglia) delusional!
Un giorno con non poco scetticismo decide di farsi predire il futuro da un’indovina e passa da non credere a quelle sciocchezze a basare mesi dalla sua vita sulla predizione dell’indovina, già perché pare che Sara incontrerà il suo vero amore ballando sull’acqua sotto le stelle cadenti. E quindi è presto fatto e si convince che incontrerà il suo vero amore a una competizione di ballo alla Darsena la notte di San Lorenzo.

Ricalcando lo stile ballerino di sua nonna decide di prendere lezioni di ballo in vista dell’incontro con il suo grande amore e accalappia Diego come suo accompagnatore e partner di ballo. E quindi che si aprano le danze!

Heaven, I’m in heaven
And my heart beats so that I can hardly speak
And I seem to find the happiness I seek
When we’re out together dancing cheek to cheek

Sara è innamorata dello stile di Fred Astaire e Ginger Rogers e per il festival swing decide di voler riproporre la scena di ballo di Cheek to Cheek. Ecco sono giorni che ho in mente questa canzone! Ma comunque l’adoro, old fashion tutta la vita baby!

Nonostante come detto Sara sia delirante in alcuni momenti e ovviamente in totale negazione nei confronti di Diego e della realtà, l’ho adorata. Insomma, dicevo ad alta voce: “Te sei fuori”, “Sì, certo credici”, “Oh già e poi?” circa ogni due minuti, però mi ha preso davvero.
In aggiunta, non solo il romanzo ha una storia coinvolgente e romantica come pochi, ma è probabilmente una delle storie più divertenti che abbia mai letto.
Sara e Diego mi hanno fatto impazzire (ok, più Sara che Diego), ma mi hanno fatto sganasciare dalle risate ogni due pagine.

Lo stile di Joanne Bonny si addice perfettamente alla storia e la sua scrittura è fluida, semplice e scorrevole. Ci vediamo domani se non piove è un perfetto esempio di romanzo rosa chicklit della libreria Newton Compton per rendere speciale e divertente una giornata di pioggia passata a leggere sul divano.

Alcuni potrebbero dire che il finale è un po’ troppo deus ex machina, ma io lo chiamerò semplicemente destino!

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Prima regola: non innamorarsi

Prima regola: non innamorarsi è l’ultimo romanzo dall’autrice, targata Newton Compton, Felicia Kingsley.

Definire questo libro un romanzo rosa è forse riduttivo. Senza dubbio c’è una forte componente di passione in questo libro, ma anche molto di più.⠀
Nick Montecristo è il perfetto prototipo di inglese (e io amo tutto quello che è British), vive in un mondo di regole, precisione e contatti importanti. Ha una mente e un bagaglio di conoscenze che farebbero invidia a Ben Gates e Robert Langdon, ma se il cercatore di tesori e il professore diventano ladri per necessità, Nick lo è per professione. ⠀
Con lui c’è Sylvie Coreau, truffatrice con un’incredibile conoscenza delle lingue e delle città europee.⠀
I due ladri vengono reclutati da Lord Cavendish, famoso collezionista d’arte, per un lavoro frutuoso quanto complesso. ⠀
2 milioni (uno a testa) per recuperare il diario di Giacomo Casanova, la cui locazione potrebbe essere finalmente scoperta grazie a dei disegni rinvenuti recentemente.⠀
Questa missione da al romanzo una connotazione tutta diversa da quella che si può immaginare a prima vista. Certo Nick e Silvye hanno una solo una regola: non innarmorarsi, ma oltre alla loro relazione c’è avventura, mistero, storia, tradimenti, omicidi, inseguimenti e tanto tanto altro.⠀

Felicia Kingsley è riuscita a sorprendermi con questo romanzo e se mi sorprendono sono felice.⠀
Ambientare la storia in diverse città europee può essere riuschioso e la possibilità di perdersi qualche dettaglio è alto. ⠀
Dalle pagine traspare innegabile il grandissimo lavoro di ricerca fatto dall’autrice per scrivere questa avventura, il quale ci viene restituito sotto forma di racconti, rivelazioni storiche, congetture, teorie, dimostrazioni, presentazioni e quant’altro.⠀

Cercate amore e avventura in stile Codice Da Vinci? Questo è il libro che fa per voi 💖⠀