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Cucina e Burlesque

Cucina e Burlesque

Philippe Tonetti è uno chef parigino bellissimo e talentuoso. Ha un locale nella capitale francese che funziona alla grande con tanto di stella Michelin assieme al suo migliore amico che gestisce con l’aiuto della sua meravigliosa fidanzata. Un sogno vero? Fama, amore, notorietà, una vita perfetta che va in frantumi il giorno prima del suo matrimonio con Juliette. Un terribile tradimento che distrugge il sogno, potete immaginare quale?

Così Philippe molla la fidanzata e il ristorante nel giorno del matrimonio e decide di traferirsi a Firenze per ricominciare da capo, riguadagnarsi la vita da sogno e la stella Michelin.

Due anni dopo il trasferimento è vicino ai suoi obiettivi se non fosse per un uragano disastroso che entra nella sua vita e mette tutto in pericolo, il suo nome è Mirta.

Figlia di genitori ricchi che l’hanno abbandonata quando invece di diventare un rispetabile avvocato o dottore ha scelto la via della danza. E ora dopo gli studi la giovane 26enne vive con la nonna (e comunque viva sempre le nostre meravigliose nonne) e contribuisce alle spese barcamenandosi tra diversi lavori.

Ed è proprio mentre molla il suo lavoro del sabato al mercato, stufa di stare sotto una racchia prepotente, che si imbatte in Philippe il quale in necessità di una cameriera le offre un lavoro.

Tutto fantastico vero? Bè non proprio. Mirta è forse la cameriera più impedita che abbia mai visto! Meravigliosa con i clienti ma un disastro nel riuscire a camminare senza inciampiare e sfracellarsi a terra o su qualche commensale. Così il gentile chef che le ha offerto il lavoro si traforma nel bastardo che sclera con lei per ogni piccolo errore. Mirta riesce a tirare fuori il peggio da Philippe, ma c’è da sottolineare che lei non gliele manda a dire chiamandolo stronzo a ripetizione. Gran punto a favore di Philippe e che con tutti i disastri che combina Mirta e le rispostacce che si becca non le ha mai dato il ben servito licenziandola in tronco. A volte quasi increbilmente.

Mirta è un goffo anatroccolo quando cammina che si trasforma in sinuoso cigno quando balla. E tre sere a settimana la ragazza sfoggia il suo talento artistico lavorando al Morgana come ballerina burleque mantenendo il suo anonimato calandosi nei panni della bellissima e misteriosa Rosa Blu. Sensuale e bravissima fa impazzire tutti gli uomini, ai quali si unisce anche un certo chef francese.

Lo chef detesta Mirta, ma desidera ardentemente Rosa Blu. Tutto è pronto perché i due facciano fuoco e fiamme.

Gioa De Bonis è riuscita a costruire un bellissimo romance chicklit. Cucina e Burlesque è appassionante, divertente, intenso. Se poi siete affascinati dalla cucina stellata questo è il romanzo che fa per voi!

La scrittura è fluida e scorrevole, la storia è coinvolgente e i personaggi ben caratterizzati. Soprattutto oltre Phil e Mirta nel romanzo si trovano un nolo di fantastici personaggi secondari.

Se volete passare un weekend di lettura sul divano questo è sicuramente il libro adatto!

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Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie

Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie

Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie è il romanzo di Alec Bogdanovic, edito Rogas edizioni, che promette di affrontare con umorismo noir il tema della tanto temuta ansia e depressione. Il protagonista ci si imbatte nell’adolescenza e grazie allo stile biografico del romanzo lo seguiamo durante la sua crescita mentre cerca di liberarsene.

Sin dalle prima pagine ho capito che questo romanzo era decisamente al di fuori dalla mia comfort zone, ma ritenendomi una lettrice onnivora che spazia su diversi generi ero fiduciosa che non sarebbe stato un grande problema.
Dopotutto il linguaggio scurrile e diretto non mi da fastidio e quindi sono andata avanti, i riferimenti al sesso non mi scandalizzano e quindi sono andata avanti, un protagonista senza empatia non mi da fastidio e quindi sono andata avanti. Body-shaming, maleducazione, sessismo e misoginia si trovano molto spesso, questo romanzo ne è pieno. Certo, non mi piacciono, ma comunque sono andata avanti e continuando a leggero ho capito che questo romanzo non è la storia di un ragazzo ansioso, ma la storia di un ragazzo e il suo pene!

Esatto, la vita di un ragazzo impotente che cresce sapendo che non sarà mai felice, che si deprime perché non è che è proprio impotente, ma ha una sessualità complicata e non riesce nell’atto ultimo della penetrazione, ma per il resto giù come se non ci fosse un domani. E quindi via a parlare tutto il tempo di bocchini di li e toccate di là. Non sentivo la parola bocchino da tipo 15 anni, ma leggendo questo romanzo con tutte le volte che l’ho trovata mi sono rimessa in pari.

Forse Alec ha ragione, alle donne non interessa la relazione uomo/pene e quindi il dramma della malfunzionamento e il processo di guarigione a base di intervento con pompetta idraulica mi ha lasciato indifferente o più che altro annoiata e diciamo disgustata quando il ragazzo-che-non-venne si è trasformato in mister-una-botta-e-via con tanto di tabella excel con i nomi delle conquiste, statistiche e probabilmente qualche pivot con aggiunta di grafico a torta. Insomma, per quanto una persona può leggere di un uomo e il suo pene?

Di certo il romanzo è originale, mai letto niente del genere ma sicuramente di umorismo nero non ci capisco niente, al massimo il protagonista mi ha fatto pena, altro che ridere.

La scrittura è fluida e scorrevole e il testo è strutturato in modo interessante, ma questo romanzo è un grande Boh o un gigantesco perché. L’unica cosa che abbia senso è la spiegazione del titolo nell’agognato finale, che poi ammettiamolo, l’ansia è l’ultimo dei problemi del protagonista e sicuramente ansioso non è il termine che userei per definirlo.

Ringrazio Alec per avermi inviato la copia ebook, mi spiace perché a molti il romanzo è piaciuto, ma purtroppo non fa per me.

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Non baciarmi… sono a dieta

Non baciarmi… sono a dieta

Kate Smith vive da New York con sua nonna da quando i genitori sono tragicamente morti durante la sua adolescenza. Assieme al suo migliore amico di sempre gestisce la GK Fashion, una piccola casa di moda in ascesa che prospetta di conquistare la fashion week di NY

Kate è intelligente, premurosa e tragicamente insicura. Nei suoi 32 anni ha incontrato molte, troppe, persone che le hanno fatto notare i suoi chili (neanche poi così tanti) di troppo. Le prese in giro di coloro che la guardavano dall’alto in basso e dei pochi uomini sbagliati l’hanno fatta entrare in uno stato di diniego mai visto prima d’ora. Kate non crede che un uomo possa considerarla un minimo attreante e crede che le persone la giudichino costantemente. Infatti, all’inizio del romanzo appare talmente insicura da insultare chiunque la guardi troppo a lungo.

Sono stata molto felice di avere una protagonista con cui potermi indentificare, ma mamma mia ragazza, datti una svegliata! Davvero, sarò il doppio di Kate e mi faccio la metà della metà delle paranoie che si fa lei. Certo, incontrare a 23 anni mio marito ha aiutato moltissimo il mio self-confident e forse grazie a questo ho potuto avere un’evoluzione che Kate pur avendo la stessa età (e nonostante i chili in meno) non è ancora riuscita ad avere.

Fortutamente anche per Kate il destino ha in serbo una persona speciale. Nathan Parker, giornalista vedovo da qualche anno, si trasferisce accanto a Kate e nonna Rose, ed è chiaro sin da subito che non solo lui è molto attratto dalla ragazza, ma anche che sono fatti l’uno per l’altro.

Ovviamente Kate dovrà essere Kate, perchè come è possibile che un uomo tanto affascinate sia interessato a lei? E quindi rifiuterà le attenzioni di Nathan a colpì di antipatia e chiudendosi sempre di più a riccio. Per fortuna le persone che le stanno accanto non sono accecati dai numeri sulla bilancia. E così nonna Rose e Gabriel, il miglior amico di Kate (con uno spirito che fa troppo ridere e a tratti un po’ ninfomane 😂) cercheranno per quanto possibile di dare una mano a Nathan.

Non baciarmi… sono a dieta è un romanzo pieno di emozioni e non solo perchè parliamo di un romance chicklit, ma perché ne regalata tantissime: gioia, sorpresa, divertimento, rabbia, un po’ di disgusto e la giusta dose di sclero! Sono convinta che un romanzo ben scritto debba regalare emozioni, che non devono essere per forza positive. Insomma, ho sclerato un sacco per la testardaggine di Kate e inveito a tratti contro di lei e questo succede quando un autore riesce a coinvolgere il lettore nel suo romanzo. Non ci sono dubbi che Vivian ci sia riuscita!

Per finire la scrittura è fluida e molto scorrevole. Questo romanzo è perfetto per una lettura durante le vacanze natalizie davanti al fuoco! Mi sarebbe piaciuto conoscere più aspetti di Gabriel e che il personaggio venisse sviluppato in modo più multi dimensionale, così come nonna Rose, ma ovviamente le esigenze della storia non l’hanno permesso. Una buon’idea per una novella… Vivian sai cosa fare!!

Ringrazio l’autrice per avermi inviato questa bellissima storia e ora pasticcini per tutti!

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Un matrimonio da Oscar

Un matrimonio da Oscar

Mentre i suoi romanzi Ciak Ti amo! e Amore e Popcorn hanno raggiunto i 5000 lettori Belle Landa ci regala una nuova novella.

Un matrimonio da Oscar è la novella seguito di Ciak! Ti amo!

Ritroviamo Raffaello e Audrey a qualche hanno di distanza dal primo romanzo. Convivono da tempo e sono genitori uno splendido bambino. Manca solo il matrimonio con concludere la loro storia d’amore, purtroppo sembra che Audrey non voglia proprio saperne di sposarsi. Dopo il parto sta soffrendo, non riesce a rimettersi in carreggiata e fa fatica ad accettare il suo corpo. Raf di certo non aiuta in quanto sbaglia costantemente i tempi della proposta ricevendo dei bei no in risposta che oltretutto innescano le insicurezze di Audrey.

Ciak! Ti amo! è stato sicuramente uno dei libri più belli che ho letto quest’estate. Divertente, ironico, soprendente e appassionate con un finale che mi ha fatto piangere per le sue fortissime emozioni!

Avendo amato la prima storia di Audrey e Raf ero al settimo cielo quando ho saputo che Belle Landa era intenzionata a continuare la loro storia con una novella sequel che non ha deluso le aspettative!

Ho letteralmente divorato Un matrimonio da Oscar, una volta iniziato non sono riuscita a smettere! Le stesse sensazioni provate con Ciak! erano di nuovo lì!

La storia che propone Belle Landa è ancora una volta divertente, romantica e piena di sorprese. Raffaello è sempre il mio preferito, nonostante le sue gaff! E anche Audrey non si è smentita, i comportamenti che mi hanno fatto storcere la bocca sono ancora lì, ma comunque viva i personaggi che ti fanno sclerare!!

La scrittura è scorrevole, articolata e fluida. Immancabili i salti temporali che contraddistinguono lo stile di Belle Landa e sono sempre scritti con grande maestria e invogliano il lettore a continuare a leggere.

Questa novella è stata un bellissimo regalo da parte di Belle, sono felice che mi abbia permesso di leggerla in anteprima e commossa per essere stata inserita nei ringraziamenti.

Spero di ritrovare presto Audrey e Raffaello perchè se non l’avete ancora capito li adoro! Così come adoro Belle e non vedo l’ora di leggere il suo nuovo romanzo.

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Un Romeo in blue jeans

Un Romeo in blue jeans

Un Romeo in blue jeans è il nuovo libro di M. G. Daisy. Un romanzo rosa chicklit di cui avevo sentito molto parlare.

Margherita Contini è una giovane fiorentina con una famiglia che adora, un lavoro come maestra che non la convince ancora del tutto e poi c’è Roberto, l’uomo che tutte le donne vorrebbero.

Roberto sembra l’uomo perfetto o almeno così viene descritto nei primi capitoli. Gli è stato offerto il lavoro dei suoi sogni a Milano e Margherita decide seguirlo. Convivenza, nuova città e nuovo lavoro in una scuola importante!

Nonostante sia felice di convivere finalmente con Roberto l’ansia lascire i genitori e di trasferirsi in una città si fa sentire. Affiora qualche dubbio che Margherita sembra comunque in grado di gestire, almeno all’inizio.

Il primo giorno di scuola la ragazza scopre che avrà compagnia in classe.
Leone (detto Leo) psicologo scontroso ed estremamente sexy l’affiancherà durante le lezione al fine di raccogliere materiale per la sua tesi di dottorato.

Dal primo incontro con Leo iniziano i guai. Margherita è tremendamente attratta da lui, quasi da scordarsi di Roberto e per questo cerca di tenerlo a distanza con un atteggiamento freddo, ma che non può sopprimere fugaci pensieri bollenti.

In una serie di figuracce, email sbagliate, battute al vetriolo, affascinanti progetti scolastici e circostanze ambigue inizia a delinearsi una strana situazione. Roberto si dimostra man mano sempre meno perfetto. Lavora troppo, è un maniaco dell’ordine quasi all’ossessione e non comprende Margherita, anzi la svilisce.

I dubbi di Marghe aumenteranno in parallelo all’interesse per Leo e al segreto che sexy psicologo dagli occhi blu sembra nascondere.

La scrittura è fluida e molto piacevole, a tratti frizzante e fresca. Dalle pagine traspare la cura con cui Martina ha confezionato questa storia.

Margherita mi è piaciuta molto, ho amato il suo entusiasmo, il suo spirito e la sua timida spenzieratezza. Durante il romanzo ha avuto un’ottima evoluzione, diventando più sicura di sè e consapevole di quello che vuole davvero.

Nonostante questo la storia ha avuto qualche passo falso. Diciamo che non è riuscita a decollare del tutto. Leo mi è piaciuto, ma è mancata un po’ di chimica tra lui e Margherita.

Ringrazio tantissimo Martina per avermi inviato il suo romanzo!

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Neméria. La Seconda Rivolta degli Orchi

Le cronache di Neméria

Neméria – La seconda rivolta degli Orchi è il primo romanzo di una serie high fantasy che racconta le vicende dell’omonimo magico mondo popolato da cinque razze: maghi, streghe, nani, elfi e orchi.

Gli orchi sono unici a non possedere alcun potere magico. Per questo motivo si sono ribellati in passato e ora il generale orco Krusher è deciso più che mai a entrare in possesso della magia rubando un potente oggetto, chiamato Token, che potrebbe donare loro la magia e il potere per sottomettere gli altri popoli.

Infatti il Token è un bastone magico creato da uno dei più potenti maestri maghi di Neméria che permette a chi lo possiede di rubare la magia alle altre razze.

Cinque compagni di razze diverse vengono scelti per opporsi al generale e riconquistare il Token: il mago Luis, la strega Anasawi, gli elfi Mairy e Kiran (principe ereditario al trono di Neméria) e il nano Gelawgi.

I cinque personaggi principali hanno ognugno delle caratteristiche che si incastrano molto bene tra loro, portando ognuno qualcosa alla storia. La mia preferita è Anasawi! E come non potrebbe esserlo: divertente, spontanea, chiacchierona e ingenua. Adoro!

Iniziando la lettura di questo romanzo mi sono chiesta se una storia fantasy potesse essere raccontata in così poche pagine (il romanzo ne conta 114) o se mi sarei ritrovata a leggere una mera introduzione a una saga più ampia. Sara Cremini è stata molto abile nella stesura di questo primo romanzo, stuzzicando l’attenzione del lettore con un’avventura autoconclusiva che da il via qualcosa di ben più grande.

Ho apprezzato particolarmente il worldbuilding di Neméria e come nella sua storia si racconti che le razze di Neméria si siano evolute dagli animali. Gli unicorni diventarono elfi, parte delle volpi si sono evolute in streghe, i leoni in maghi, i lupi in orchi e i conigli in nani. Spero che questa particolarità della creazione di Neméria venga esplorata di più nei prossimi romanzi!

La scrittura è molto semplice ed essenziale, ma fluida e scorrevole.

La seconda rivolta degli orchi è un interessante primo capitolo dalla saga e getta buone basi per la continuazione e soprattutto la crescita di questa storia.

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Per un bacio e (molto) più

Laila è una pasticciera e content creator e anche se in molti la definirebbero un’influencer, lei preferisce parlare di sé come di una ragazza che sa cucinare dolci e dispensare consigli per vivere una vita sana ma senza privazioni.
Marco è un imprenditore immobiliare che affitta case per eventi e soggiorni con un passato che non ama e un futuro di cui non sa niente.
Entrambi solari, Laila e Marco sembrano avere un sacco di cose in comune. Se non fosse che lei è una femminista (vergine) e lui un gigolò PENTITO. E dovranno lavorare insieme.


Laila è riuscita a fare di necessità (mangiare senza zucchero in seguito al diabete della madre) passione per i dolci e oltretutto un lavoro! Ha sviluppato la sua immagine di pasticciera di dolci sani e gustosi diventando una vera e proprio influencer dei social. In tutto questo giro di social, influencer e persone famose è riuscita a rimanere la stessa: una ragazza dolce, forse un po’ svampita, inguaribile romantica, a volte fragile ma che di certo non si fa mettere i piedi in testa.

Marco d’altro canto è forte, sicuro di sé, giocoso e sta crescendo il suo impero immobiliare con ville e appartamenti lasciatagli dai genitori morti prematuramente. Genitori che gli hanno dato un futuro con cui costruirsi una vita, peccato che l’abbia scoperto solo diversi anni dopo la loro morte e nel frattempo abbia venduto se stesso. Nel passato di Marco troviamo clienti alquanto bizzarre, ragazze che avevano bisogno di un accompagnatore per la serata o di un ragazzo per far incazzare i genitori. Marco era un misto tra Brooks di The Perfect Date (Netflix) e Nick di The Wedding Date – L’amore ha il suo prezzo.

Per un bacio e (molto) più è un carinissimo romanzo rosa/chicklit con una storia fresca e attuale. Marco assume Laila come pasticciera e content designer e lei lo prega di farsi pagare in servizi invece che in soldoni. Conosce il passato di Marco e ha bisogno di un ragazzo di facciata in quanto il suo ex, un calciatore famoso, ha sparlato di lei su tutti i social rivelando inoltre il suo segreto, Laila ha 24 anni ed è ancora vergine.
Marco accetterà di indossare di nuovo i panni che tanto gli stanno stretti di gigolò e aiutare Laila nella messa in scena.

Lavorando e passando del tempo assieme scoprono che in realtà non c’è bisogno di fingere. Laila e Marco stanno benissimo assieme, sono perfetti l’uno per l’altra e vorrebbero andare oltre il loro rapporto attuale. Vorrebbero, appunto, perché si lasciano fermare da cose futili come la verginità di lei, il passato di lui o il loro patto di servizi lavorativi e non. Entrambi sono cotti, ma nessuno apre il forno.

È chiaro sin da subito che Laila e Marco da soli siano incompleti, un po’ disfunzionali e hanno bisogno di stare insieme per completare le loro anime.

Lo stile di Monica Brizzi è scorrevole e il POV passa da Marco e Laila dando vivacità alla storia. Come detto Per un bacio e (molto) più è un carinissimo romanzo rosa, mi è piaciuto molto, ed è perfetto per una lettura in relax in un giorno di pioggia, ma c’è di più… Molto di più!

Questa storia sarebbe stata bella e leggera se non fosse stato per un finale che porta alla luce un tema importantissimo e da carica al romanzo, lo eleva, lo rende importante e bellissimo.
Monica ha fatto un scelta, qualcuno potrebbe dire azzardata, ma è stata quella giusta!
Ha preso i momenti vissuti da Laila e li ha trasformati in un messaggio potente che ha dato un tocco speciale al romanzo, quel tocco… in più!


Io sto con Laila! Io sto con Monica ♥