Review

Mai una gioia Series

I romanzi di Lea Landucci

Finalmente sono riuscita a mettere un grandissimo visto nella mia wishlist. Infatti dopo diversi mesi di attesa mi sono tuffata nella serie di Lea Landucci aka @chicklit.italia

Mai una gioia è il romanzo di esordio di Lea pubblicato in self publishing che l’ha catapultata nel firmamento della Sperling & Kupfer, la quale visto il successo di questo esordio ha acquistato i diritti del romanzo per ripubblicarlo. Il libro è stato quindi tolto dal mercato prima che potessi metterci sopra le mie manine ed è iniziata l’attesa.

Per la ripubblicazione di Mai una Gioia hanno fatto le cose in grande, partendo dalla pubblicazione di una novella in Ebook, Mai dire mai, che ho avuto modo di leggere quest’autunno, trovate qui la recensione, e il nuovo romanzo sequel Una Gioia, disponibile in libreria poche settimane dopo il ritorno di Mai una Gioia.

Ma facciamo un passo indietro e scopriamo la trama di Mai una Gioia: Cristina ha trent’anni, vive a Firenze ed è un’investigatrice digitale capace di scoprire tutto su tutti dai profili social. È tanto competente e brillante nel lavoro, quanto imbranata nella vita privata. La sua unica salvezza sono le sue migliori amiche, Daniela e Sabrina, la famiglia che si è scelta, sempre pronte ad alternare consolazione a consigli scomodi. Quando a Capodanno conosce Michele, Cristina sente che finalmente sta per arrivare la svolta. Ma l’universo ha in mente di scaraventarle addosso una bella dose di «Mai una gioia». Ed eccola al bivio: crogiolarsi nella disperazione o tirare fuori la grinta e scegliere di essere felice? Spetterà solo a lei decidere se diventare o meno l’eroina della sua vita.

Amo Firenze! La considero la città più bella d’Italia che ho visitato fino ad ora, quindi è stato bellissimo leggere dei romanzi in parte ambientati per le vie della città toscana!

Nella novella come nei romanzi ho adorato il legame tra le tre amiche Cri, Dani e Sabri. In primis perchè è scritto molto bene: diventente e coinvolgente. Poi essendo io stessa parte di un “trio medusa” questo legame risplendeva ancora di più ai miei occhi.

All’inizio riuscivo anche a immedesimarmi nel ruolo di Cristina, la simpatica pasticciona del gruppo scarsa di fiducia ma non di chili. Finché ammetto di aver sviluppato una sorta di amore-odio per la protagonista . Partendo forse dal:

“Madre porto la 46”

What? Ma vaff… La portassi io la 46! Tutte ste storie 😂😱 ma soprattutto a causa di una serie di decisioni molto molto molto discutibili, per non parlare dell’abbandono del matrimonio di… Ma lasciamo perdere, spoiler! 😂 Dopotutto da scrittrice posso dire che è sempre cosa buona e giusta quando un personaggio ti fa sclerare! Sclero uguale emozioni a mandrie, no?

Parlando di Una gioia, definirlo un sequel del primo romanzo è forse improprio. È un complemento, un’inclusione, una serie di missing moments, fate voi quale definizione vi piace di più. Una gioia inizia la sua storia dall’ultima parte di Mai una gioia intrecciandosi con il romanzo precedente e raccontandolo con occhi diversi. Questo romanzo va dunque a riempire alcuni dei diversi buchi (voluti o meno) nella storia precedente che ahimè si sono fatti sentire. Ci regala i dettagli che avremmo voluto sapere dopo aver letto Mai una gioia, ma che purtroppo legano leggermente la narrativa del terzo capitolo della serie, la quale inizia a decollare quando la storia si libera dalle briglie del prequel. Infatti, senza dubbio, a livello narrativo ho apprezzato di più la seconda parte.

Alla fine credo che questa scelta vada sicuramente più a beneficio dei nuovi lettori che non hanno letto il romanzo precedente e permette loro di immergersi nel mondo di Lea partendo dal nuovo romanzo senza perdere troppo. Insomma, scelta intelligente.

I personaggi di contorno e la fluidità della scrittura danno sicuramente qualcosa in più ai romanzi di Lea, riuscendo a compensare ampiamente alcuni “freni” creati dalla storia. Sono contenta di averli letti e ora aspetto il suo prossimo lavoro!

Intervista, Review

Intervista a Vivian Edwards e Recensione Volevo solo odiarti

La rubrica #scrittoridije torna con un nuovo appuntamento! Oggi conosciamo meglio Vivian Edwards che solo qualche giorno fa ha pubblicato in Self Publishing il suo nuovo romance Volevo solo odiarti.

Ho conosciuto Vivian con il suo primo bellissimo romanzo: Non baciarmi sono a dieta e ho avuto l’onore di farle da beta per questa nuova sfida a tinte rosa.

1. Descriviti in 3 parole

Testarda, romantica, ansiosa

2. Perché proprio romance?

Perché da quando che ho memoria ho sempre letto romance, essendo una romantica patologica adoro lo storie d’amore. Proprio per questo anche su film e serie tv prediligo tutto ciò che abbia una vena di romanticismo.

3. Dicci qualcosa di “Volevo solo odiarti”

Volevo solo odiarti nasce dall’ascolto di  una canzone e dalla storia di Ross e Rachel di Friends, vedere il loro amore che si scontra con incomprensioni e forti immaturità, mi ha dato l’idea per scrivere la storia di Rick ed Eve. Loro sono due anime nate per stare insieme ma che per via di scelte sbagliate si ritrovano separati. Ovviamente ognuno di loro ha cercato di mettere a tacere i propri sentimenti ricoprendoli di odio o di indifferenza, peccato che il destino convinto che il loro amore sia destinato a rinascere, li mette davanti l’uno all’altra dopo due anni di assoluto silenzio. Cosa accadrà tra loro? Non vi dico altro per non rovinare le emozioni a chi vorrà leggerlo, dato che ne combineranno di tutti i colori.

4. Un pregio e un difetto dei protagonisti?

Eve parte molto immatura ed un filino egoista, come pregio la si può definire pronta a tutto per raggiungere i suoi obiettivi. Rick è un coccolone travestito da orso, molto ironico, il suo difetto potrebbe essere la cocciutaggine.
5. Meglio scrivere o editare? Assolutamente scrivere, mi rilassa e mi diverte. La parte di editing è più cerebrale e da buona sognatrice troppo distante dal mio essere.

5. Tutto su PC o quaderni di appunti?

Appunti e idee su carta, dopo che ho definito personaggi e storia vado diretta di pc. Quando creo la storyline, appuntarla su carta mi da come l’impressione che possa esser modificata, come se fosse una bozza. In poche parole quando metto mano al pc è perché sono pronta per partire con la scrittura del romanzo.

6. Ci sono altri generi di cui vorresti scrivere?

No, anche perché non mi attirano. Raramente leggo qualcosa che sia al di fuori del romance e soprattutto non sarei in grado di cimentarmi in un thriller o in un fantasy.

7. Meglio scrivere o editare?

Assolutamente scrivere, mi rilassa e mi diverte. La parte di editing è più cerebrale e da buona sognatrice troppo distante dal mio essere..

8. Ci consigli un libro?

Ho sposato un maschilista di Joanne Bonny. Non avevo mai letto nulla di quest’autrice e leggendo la trama decido di acquistare il libro, l’ho terminato in mezza giornata, ricordo che non riuscivo a staccarmi dalle pagine. Per chi ama il romance ironico è un libro assolutamente da leggere.

Domande Random

1. Ebook o Cartaceo? Ebook per praticità, ma la sensazione di leggere un libro cartaceo non ha eguali.
2. Heidi o Anna dai capelli rossi? Heidi, più simpatica e divertente.
3. Big Mac o Big Tasty? Big Mac, anche se tutto ciò che è Mcdonald’s è da mangiare.
4. Rosa o giallo? Anche se non è il mio colore preferito, tra i due vado di rosa…il giallo non mi dona.
5. Film o Serie TV? Ecco…dubbio amletico. Dipende dal momento, ci sono periodi in cui vedo solo film, ultimamente sto macinando serie su serie. Ora per esempio oltre serie che non ho mai visto, ho ricominciato The Vampire Diaries.
6. Il primo concerto a cui sei stata? Il concerto di Tiziano Ferro nel 2007
7. Il tuo fiore preferito? A pari merito girasole e rosa
8. Giugno o Settembre? Dicembre no?! Scelgo il male minore, Settembre perché è il mese più vicino all’inverno.

Recensione Volevo solo odiarti

Dopo il divertente esordio in Self Publishing con Non baciarmi sono a dieta (trovate qui la recensione), la favolosa Vivian Edwards torno con un nuovo romanzo ambientato in USA. Se con il primo romanzo abbiamo toccato il mondo della moda, questa volta Vivian ci porta nel mondo del cinema televisivo e le enteressanti vicende che possono capitare tra attori e i propri coach.

Eve Wilson ha chiuso il suo cuore dopo aver lasciato l’uomo che amava. Si dedica al suo lavoro vivendo una tiepida convivenza rifiutandosi di sentire la parola matrimonio. Da qualche anno è un Actor Coach e vive per rendere ogni attore pronto per interpretare qualunque parte.

Rick Heron è un attore che finalmente ha ottenuto la parte di una vita. Per arrivare fin qui ha faticato molto, ha messo in discussione tutti i suoi progetti e ha lasciato andare via l’amore della sua vita.

Ma se il destino decidesse di rimetterli sulla stessa strada? Cosa faranno Eve e Rick quando si ritroveranno, dopo due anni, uno davanti all’altra? Riusciranno a gestire le emozioni fino a darsi una seconda occasione o dovranno lottare ancora più a lungo per riavere ciò che hanno perso?

Sin subito si capisce che Eve e Rick sono una coppia scoppiettante e scoppiata, che scoppiettando scoppiera e non solo, mi vengono in mente altre parole che iniziano così. Ma bando alle ciance, dal titolo è chiaro che che l’amore odio tra i protagonisti sarà davvero intenso e non possiamo fare a meno di struggerci per loro.

Volevo solo odiarti è un romanzo sulle seconde possibilità, di quelle che arrivano quando meno te l’aspetti che che possono sciogliersi come ghiaccio al sole se non hai il coraggio di rivedere le tue convinzioni e buttarti.
Non c’è dubbio che le emozioni sono il fulcro di questo libro, ma ho amato anche tutto il contorno. Prima di tutto ho trovato super interessante il lavoro di Actor Coach e scoprire questa realtà sino ad ora a me quasi del tutto sconosciuta, poi la caratterizzazione dei personaggi, sia principali che secondare è stata molto accurata.
Eve è una testona che la porta a “iperreagire”, ma Rick come cocciutaggine non è da meno, riusciaranno quindi a perdonarsi prima che sia troppo tardi?

Lo stile di Vivian è sempre pulito e scorrevole, e soprattutto nota di merito, lei scrive in terza persona. Lo sappiamo, la prima persona ispira molti scrittori, soprattutto nel genere romance, ma fortunatamente Vivian continua a scrivere i suoi romanzi utilizzando la mia adorata e preferita terza persona!

Trovate Volevo solo odiarti in esclusiva su Amazon in formato Ebook e Cartaceo! Quindi connettetevi e buona lettura!

Intervista, Review

Intervista a Belle Landa e recensione Amore e PopCorn

Per il secondo appuntamente per la rubrica #scrittoridije vi faccio conoscere meglio una scrittrice Romance di cui penso di potermi ritenere in egual misura stalker e consigliera: Belle Landa!

Adoro lei e i suoi libri, i quali sono sempre in grado di regalarmi una miriade di emozioni: dagli scleri di Amore e Pop Corn, il pianto di commozione per Ciak Ti Amo! O gli occhi a cuoricino per le sue novelle.

1. Dicci la prima cosa di te che ti viene in mente

Oggi è stata una giornata assurda tra giri in centro, lavoro, compleanni e shopping compulsivi

2. Perchè proprio romance?

Perché è un genere di cui avevo bisogno. È arrivato in un momento in cui ero stanca sia fisicamente che emotivamente. E quindi è stato una vera valvola di sfogo e puro divertimento

3. Ci sono altri generi di cui vorresti in futuro scrivere?

Mi piace molto il triller, anche se scriverlo comporta molta attenzione ai dettagli. Non è una cosa che prevedo di fare a breve dato che ho già scritto un triller in precedenza ma non si sa mai

4. Appunti su pc o taccuini ovunque?

Io appunto ovunque. Su mille Milà post It, taccuini diversi che immancabilmente non so dove metto e poi file di PC

5. Quante ore scrivi a settimana in media?

Non sono una costante. Passo mesi senza scrivere. Per me è una necessità e quando ne ho bisogno lo faccio. Quando sono in fase creativa scrivo una o due ore al giorno in base anche agli impegni familiari e lavorativi

6. E quante ore leggi?

Idem. Passo giorni e notti intere a leggere. Poi per mesi vedo solo film e serie TV. Insomma faccio ciò di cui ho bisogno in quel momento

7. Puoi dirci qualcosa dello spin-off di Ciak Ti Amo! che stai scrivendo?

Beh, racconterà la storia di J. Morrison, il migliore amico di Raffaello Bonaventura. È un regista e sceneggiatore, un rubacuori per natura. Si trova in un periodo di stanca lavorativa e sta un po’ rivalutando la sua vita

8. Ci consigli un libro?

Vi consiglio un intera saga. La Torre Nera di Stephen King che mette d’accordo gli amanti del fantasy e gli amanti di King in generale

Domande Random

  1. Ebook o Cartaceo? Cartaceo ma leggo tanto anche in ebook
  2. Dolce o Salato? Dolce
  3. Bergamo di sopra o di sotto? 🤦 Non sono di città. Vivo in un paesino in valle.
  4. Rosa o viola? Rosa
  5. Girasoli o margherite? Margherite
  6. Grande Fratello o Superquark? Superquark adoro Piero!!
  7. Un gusto di gelato? Liquirizia cocco
  8. Mare o montagna? Mare

Recensione Amore e Pop Corn

Amore e Pop Corn

Amore e Popcorn è un romanzo di Belle Landa. Leggero e romantico, ha un linguaggio fluido e scorrevole.
La storia è strutturata in modo molto furbo, che invoglia e incuriosisce il lettore a continuare a leggere senza sosta.

La prima parte è raccontata su due spazi temporali: presente e passato prossimo (qualche settimana prima). 
Il passato, dove Agatha è obbligata a lavorare a un progetto con il distaccato e arrogante collega Alessandro, il cui comportamento si rivela essere una maschera che nasconde un ragazzo premuroso il quale conquisterà Agatha e viceversa.
Il presente, dove la stessa protagonista parte per una vacanza in Egitto con l’arzilla nonna Gloria e incontra l’aitante e bel dottore Filippo. 

I due filoni temporali sono separati da pre e post disastro con Alessandro. 
Vediamo Agatha innamorarsi di Ale prima del disastro e conoscere e uscire con Filippo sulle spiagge egiziane. 
Più si legge e più ci si chiede cosa mai di così catastrofico sia successo tra Agatha e Alessandro e ci si lascia d’altro canto prendere dalla storia con Filippo.  

Agatha è un personaggio controverso, voleva diventare una giornalista cinematografica ma la vita l’ha costretta a fare un lavoro che non ama. È divertente, carismatica, singolare, fissata con il cinema. Durante la prima parte della storia l’ho amata, empatizzando con lei, ammirando le sue magliette cinematografiche e facendo il tifo per lei! 

Con il proseguire della storia, però, Agatha inizia a perdere colpi e se prima odiavo solo il fatto che può mangiare come un maiale senza ingrassare un grammo man mano le sue scelte e comportamenti diventano discutili se non odiose. 
Il suo rapporto con Alessandro e Filippo si fa sempre più complicato e dal canto mio avrei voluto prendere i due colleghi (specialmente Agatha) e scuoterli con vigore per far entrar loro del sale in zucca. 
Detto questo, non è un male avere sentimenti contrastanti per il protagonista, preferisco di gran lunga qualcuno che mi fa sclerare e impazzire che il classico protagonista perfetto che sa fare tutto e ha un colpo di sfiga una volta ogni decade. 

I personaggi principali di Amore e pop cornsono interessanti, ma si poteva lavorare un po’ di più sulla caratterizzazione. 
La storia procede su dei binari scorrevoli, ti porta dove non ti aspetti e quando sei pronto a imboccare la via di un finale commovente (con fazzoletti alla mano) svolta a destra prendendoti in contropiede con una sterzata irreale quanto buffa. 

“Per June, che amava questo giardino. Da Joseph, che le sedeva sempre accanto”
Notting Hill

Come si intuisce dal titolo questo romanzo trabocca di cinema. Dalla passione della protagonista alle varie citazioni. In aggiunta, per introdurre ogni capitolo ci sono delle frasi da film o canzoni che trovano un importante riscontro nel capitolo stesso. Fantastico! 
Amore e popcorn è una bella storia da leggere tutta d’un fiato, leggera e divertente per un momento di svago… accompagnato da una busta gigante di popcorn. 
Per finire, menzione speciale per nonna Gloria, se non ci fosse dovrebbero inventarla, ma fortunatamente Belle Landa l’ha fatto.

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Anima mia

Anima mia

Anima mia è un Criminal Romance, che si svolge nelle strade di Miami tra amore e criminalità organizzata, pubblicato in Self Publishing dalla scrittrice Rachele Vestri.

Logan Dalton è un uomo d’affari, ricco, elegante, astuto e molto affascinante. Lavora sodo, investe in diversi e ha un approccio rigoroso agli affari. Rigoroso, super controllato… Quasi come un trafficante d’armi.

Esatto, Logan Dalton in realtà è solo una rispettabile facciata per Raphael Armando Diaz, il trafficante d’armi numero uno al mondo.

A Raphael/Logan piace concludere le sue serate d’affari al Red Velvet, uno dei suoi locali di Miami, dove intrattiene i suoi clienti e ospiti con alcol ed escort, alle quali raramente prende parte. Logan è rigoroso non solo per quanto riguarda il lavoro e i traffici illegali, ma anche gli eccessi a livello personale.

Il suo mondo e la sua fermezza viene stravolta quando Abby, una giovane studentessa universitaria con una famiglia da incubo, inizia a lavorare come barista al Red Velvet. Cosa succederà quando queste due anime tormentate, che vivono in mondi tanto lontani, si incroceranno?

È la prima volta che leggo un Mafia Romance e ho ritrovato l’ambiente malavitoso dei film vecchio stile.

Il POV basato sui pensieri di Logan permette al lettore di immergersi completamente nella doppia vita di Logan e Raphael tra cene d’affari e criminali freddati in un luogo deserto.

D’altra parte Abby viene messa su un piedistallo dall’ammirazione/infatuazione/ossessione di Logan, quindi nonostante sia un personaggio davvero promettente, la carettarizzazione ne risente. Insomma avrei voluto conoscerla di più.

Nella seconda parte del libro la storia si fa più intensa e violenta. Così dopo l’innamoramento troviamo Logan e Abby confrontati con il terribile mondo di Raphael!

Il libro è scritto bene, la scrittura è fluida e accurata. Si vede che la scrittrice ha lavorato molto sull’editing e ha preparato questo romanzo con cura.

Nota speciale per il titolo. Ho trovato davvero una finezza il suo significato e come è stato costruito!

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Scommetto che mi ami

Scommetto che mi ami

Scommetto che mi ami è un romance chicklit pubblicato in esclusiva Self Publishing su Amazon da Francesca V. Capone.

Questo libro era nella mia TBR da fin troppo tempo e finalmente sono riuscita a leggere l’affascinante storia di Dante e Alex.

Dante Cherubini è un archeologo di trentadue anni. Un vero e proprio professore alla Indiana Jones con un fascino da urlo e un animo da playboy.

Con l’aiuto di un assistente imbrarato e una spada dell’antica Roma (detta Gladio) finirà tra le attente mani e cure dell’infermiera Alex Turner. Alex è un ragazza generosa, intelligente, carismatica, di origini inglesi ma da sempre a Roma dove si è trasformata in una tifosa sfegatata della Lazio.

Una volta ristabilito dal colpo di spada una nuova avventura aspetta Dante. Lui e il suo collega e amico, il giovane conte Nelson Fitzroy, stanno progettando una spedizione in Cina.

E se i fondi mancassero d’improvisso e il conte dovesse rivolgersi alla nonna, amministratrice dei beni di famiglia, per un aiuto finanziario?

Facile a dirsi ma non a farsi. La contessa Fitzroy è stufa di vedere i suoi nipoti solo quando vengono a battere cassa. Ha ancora pochi anni davanti a sé, non vuole che gli avidi nipoti scialacquino l’eredità dei Fitzroy come avrebbe fatto suo figlio, e decide che questa volta Nelson e sua sorella Heather dovranno guadagnarsi i finanziamenti.

Lavorare nelle proprietà di famiglia? Portare un progetto valido? Dimostrare qualsivoglia qualità menageriale? Certo che no. Lady Millicent è una furbetta e la richiesta di finanziamento si trasforma in una scommessa alla 40 giorni e 40 notti.

Dante, il playboy archeologo, non potrà compiere alcun attività sessuale con altri né autoindotta per ricevere il finanziamento e partire per la spedizione in Cina con Nelson. Heather, a cui servono i soldi per coprire i debiti della sua agenzia di modelle, potrà tentare il bel Dante facendolo sedurre da una delle sue adepte. Chi vince prende tutto!

Ma cosa succederebbe se la modella tentatrice fosse il personaggio che una dolce infermiera usa per guadagnare soldi extra per uscire lei stessa da un debito?

Questa scommessa ha dato assoluto pepe al romanzo. Devo dire che non mi sarei mai aspettata niente del genere. È stato divertente! E certo mi ha un po’ basita l’esagerato sclero di Dante per non poter nemmeno usare l’autoerotismo. Del tipo, ok stare in astinenza 30 giorni, ma se non mi svuoto almeno cinque volte al giorno mi scopieranno le palle. Ehm… Sul serio? Ma non eri un professore? 😂 Vabbè sono una donna e l’ossessione degli uomini per il loro gingillo non la capirò mai.

Per fortuna Dante è riuscito a far stralciare questa clausola dal contratto, sennò Giulio. l’assistente imbranato, e Nelson, il conte archeologo, sarebbero finiti molto, molto male!

Scometto che mi ami è un ottima lettura per passare un momento rilassante in compagnia di un libro bello e divertente.

Francesca ha uno stile fresco e diretto. La scrittura è fluida, si vede che ha una buona esperienza alle spalle e grazie all’alternarsi di capitoli con POV Dante e Alex il lettore riesce ad immergersi completamente nella storia.

Ora non vedo l’ora dell’uscita del romanzo breve sequel Scommetto che mi sposerai!

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Io te e il Caos

Io te e il Caos

Sono molto felice di potervi finalmente parlare questa collaborazione che stava aspettando da un po’ di essere letta.

Io te e il Caos è il romanzo di esordio di Joy Clare Madness (che è stata meravigliosamente paziente nell’attesa). Un romance chicklit pubblicato in Self l’anno scorso.

Sara Paselli è un generale, anzi è “il Generale” nomignolo affibbiatole per la sua determinazione nonché la passione per la marina. Anche quando le cose vanno male e si presenta un fallimento sulla sua strada (come per esempio la mancata ammissione all’Accademia Navale) Sara non si lascia scoraggiare e riesce a trovare una nuova sfida, un piano B, in cui mettere tutta se stessa. All’inizio del libro seguiamo la vita di Sara in diversi salti temporali, tra la conquista di una tanto agognata promozione, gli anni di università e la nascita di un amore che sconvolge la sua vita.

Se dovessi descrivere Sara in 3 parole sarebbero sicuramente: testarda, testarda, testarda!

La sua testardaggine la aiuta a raggiungere risultati, le permette di splendere in ambito accademico e lavorativo, ma dalla parte emotiva la blocca. Rimane fissa sul passato e non riesce ad andare avanti. Non riesce a perdonarsi e perdonare. Riuscirà a superare la sua testardaggine? A conoscersi davvero e accettarsi così da provare a strappare al destino il suo lieto fine?

Io te e il Caos è il titolo perfetto per questo romanzo. Nonostante Sara sia determinata e concentrata, la sua vita è un caos, le suo sentimenti sono un casino e l’inizio della sua storia con Tommaso è a dir poco confusionaria. Joy non svela le cose troppo in anticipo e ci lascia macerare ben bene nell’incertezza chiedendoci perchè Sara ha quelle reazioni e cosa stia combinando Tommy.

Il romanzo è scritto in prima persona e ci permette di addentrarci nei pensieri della protagonista. La scrittura di Joy è fresca e colloquiale, menzione speciale per i personaggi di contorno (gli amici di Sara) e per i riferimento all’autrice. Io te e il Caos è un buon romanzo d’esordio e non vedo l’ora di vedere la scrittura di Joy crescere.

Intervista, Review

Intervista a Monica Brizzi e Recensione La Terra

Intervista a Monica Brizzi

Ho conosciuto Monica grazie alla meravigliosa Annarita Calaudi e i progetti che ha pensato per gli autori della Genesis Publishing!

Monica è una bravissima scrittrice romance e distopico. Una scrittrice molto prolifica nonostante i suoi impegni giornalieri. Basti pensare che da quando ho pubblicato con la Genesis il mio libro d’esordio, lei ha pubblicato con loro gli ultimi due capitoli della sua trilogia distopica La Principessa dei Mondi e altri due romanzi rosa in Self!

Oltre alle sue doti letterarie posso affermare che Monica è una persona dolce, generosa, sempre pronta a scambiare una battuta. La adoro e per questo ho voluto che fosse la prima a raccontarsi in questa nuova rubrica!

1. Raccontaci di te

Quanto è difficile questa domanda! Sembra facile, ma richiede una capacità riassuntiva non banale. Beh, ti butto lì un po’ di sostantivi: lettrice, scrittrice, vegana, mamma, moglie, docente, donna. Amo i libri, da leggere e da scrivere, sono un’autrice di romance atipica perché nei miei romanzi oltre alla storia d’amore c’è sempre qualcosa di particolare, un tema forte e dei cliché che vengono spezzettati. E mi piace un casino.

2. Quale genere ti piace scrivere di più?

Senza riflettere dico romance, pensandoci più a fondo subentra anche il fantastico in cui infilo horror, distopico, fantasy, malgrado questi abbiano sempre una componente romance fortissima, quindi direi che la prima risposta è quella giusta.

3. Quando scrivi di solito

Quando ho tempo. Barcamenarsi tra lavoro, famiglia e vita richiede tanto tempo, quindi non mi faccio problemi ad accendere il pc non appena ho un po’ di spazio libero.

4. Tutto su pc o quaderni e quaderni di appunti?

Pc, non so nemmeno più come si fa a scrivere una storia su carta! Ma ho sempre dei quaderni pronti all’uso su cui appuntare nomi, titoli, frasi che mi piacciono, proposte e altro.

5. Quali sono i primi passi che compi nella creazione di una storia?

Inizio a scrivere. Quando una storia è arrivata al punto di dover essere scritta, e di solito tra il pensiero e la tastiera che digita un po’ di tempo ci vuole, nel mio caso, scrivo. Butto giù. Se possibile parto dal primo capitolo, ma capita anche di cominciare da metà, o da un capitolo che non so bene dove mettere e che in seguito troverà una sua collocazione. Niente scalette, io scrivo.

6. Quale dei tuoi personaggi adori di più?

Tutti, ovviamente, ma Max e Niris de La Principessa dei Mondi hanno un posticino speciale, nel mio cuore.

7. Chi è il tuo autore/autrice preferito?

Un tempo ti avrei risposto Italo Calvino, Valerio Massimo Manfredi e Licia Troisi. Sebbene siano ancora tra i miei autori preferiti, non sono gli unici, e questo significa che ce ne sono una marea! Ruta Sepetys, Khaled Hosseini, Anna Premoli, Sabaa Tahire molti altri!

8. Cosa vuoi fare da grande?

Quello che faccio adesso. Proprio questo

Domande Random

1. Inverno o Estate?

Autunno!

2. Mare o montagna?

Entrambi!

3. Piatto preferito?

Hummus e pizza.

4. Acqua gasata o naturale?

Naturale.

5. Consigliaci una serie tv

Chuck. Spartacus. The Bold Type.

6. Ultimo libro letto?

Non è mai troppo tardi di Stefania Russo.

7. Un libro alla volta o più assieme?

Una marea, tutti insieme.

8. Un personaggio morto o vivo con chi andresti a cena?

Kaz Brekker


Recensione La Terra

La terra

“In un mondo devastato dalla guerra, in cui umani e alieni combattono per la supremazia, lui ha una sola missione: riprendersi la Terra. Lei un solo scopo: sopravvivere.”⠀

La Terra è il primo capitolo della trilogia distopica La Principessa dei Mondi di Monica Brizzi. ⠀

Mirika è un mondo in rovina. Le risorse sono terminate e il pianeta, i cui abitanti sono simili agli esseri umani, sta morendo. ⠀
Nantius, il re di Mirika, ha una sola soluzione per salvare il regno. Invadere e bombardare il pianeta gemello, La Terra, riducendo i soppravissuti in schiavi e derubandolo le risorse per sfamare Mirika.

È il 2320 quando Niristilia, Principessa di Mirika, parte per una missione sulla Terra. Purtroppo, all’arrivo va tutto storto e viene fatta prigioniera dagli umani.⠀
Durante la prigionia Max, il capo dei ribelli, scoprirà che lei non è il prezioso ostaggio che sperava di scambiare, ma un’altra vittima della follia del re. ⠀
Infatti, sin dall’età di 6 anni Niris è stata seviziata dal fratello, allontanata dalla madre e maltrattata. Lei non sa perchè gli abitanti del castello la ignorassero e le guardie di suo fratello la seviziassero. Da quando ha memoria cerca risposte al segreto che nessuno vuole rivelarle.⠀

Niris è un contrasto infinito, la sua gabbia dorata l’ha resa coraggiosa ed empatica alle condizioni degli umani, ma ai momenti di forza alterna attimi di estrema debolezza, insicurezza e vittimismo.⠀
Niris è forte e non vedo l’ora che, per dirla schiettamente, sbatta il culo folle del fratello giù dal trono! ⠀

La Terra è appassionante! Si legge in un attimo. Sappiamo molto su Niris e su Max, temerario guerriero e spietato combattente per la libertà, meno conosciamo degli altri umani che compongono la ribellione, ma non vedo l’ora di scoprirlo!

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Tutto ciò che siamo

Tutto ciò che siamo

Tutto ciò che siamo è la nuova novella romance chicklit di Monica Brizzi. Questa nuova uscita è il secondo volume della Social Series che ci racconta bellissime storie d’amore legate a una vita social.

Per un bacio e (molto) più ci ha raccontato la storia di Laila, una food blogger/pastry influencer e Marco, imprenditore ed ex gigoló, mentre in questo nuovo romanzo l’autrice ci regala una visione più giornalistica dell’ambito online.

Gianluca Zetti è un ex calciatore diventato giornalista dopo un brutto infortunio che ha messo fine alla sua carriera. È intelligente, bello e acuto tanto quanto superficiale e poco empatico.

Zoe Liu Gambetti è una giornalista nata, la migliore del suo genere. Terribilmente affascinante, vegana da sempre e orgogliosa, una paladina della lotta allo spreco e contro il cambiamento climatico.

Zoe e Gianluca si conoscono dal liceo e sono sempre stati agli angoli opposti del ring: avversari, nemici, amici, uniti nella loro genialità e separati nelle loro vite. Cosa succederà ora che dovranno lavorare fianco a fianco?

Tutto ciò che siamo è un bellissimo romance chicklit che leggerete in un boccone. L’ho letteralmente divorato manco fosse una ciotola di humus con i cracker. Se poi amate il genere sport romance, office romance ed enemies to lovers questo è il libro che fa per voi, sarà impossibile non amarlo!

Mi capita spesso di non sopportare uno dei due personaggi principali quando leggo un romance. Ok, forse dire che non lo sopporto è sbagliato, diciamo che vorrei prenderlo a schiaffi per fargli entrare un po’ di sale in zucca! Questo però con i personaggi di Monica non capita MAI!!

Amo i suoi personaggi, Zoe e Gianluca non fanno eccezione, nonostante liti e discussioni continue in linea con il loro status di memiciamici, le incomprensioni, i casini e la gelosia ho amato entrambi alla follia. Adorato come Gianluca chiama la vegana Zoe “Brucaerba” e come lei ribatta pan per focaccia (naturalmente senza strutto).

Zoe è un gioiellino e vorrei essere un po’ di più come lei, o come l’autrice direi. Visto che stalkero da un po’ Monica posso affermare di aver visto molto di lei in Zoe e per questo l’ho amata ancora di più!

Se proprio vogliamo andare a trovare il pelo nel surrogato di uovo potrei dire che forse questo romanzo è meno social rispetto al primo della serie. In aggiunta, non dare una collocazione reale alla storia, ovvero il fatto che si svolga in una città indistinta, ha avuto più peso questa volta, per il semplice fatto che ero troppo curiosa di sapere in che squadra di calcio giocava il nostro Gianluca, ma comunque inizie… Insomma, chissenefrega di questi dettagli quando Monica ci racconta una storia tanto bella e appassionante?!

Io sicuramente non vedo l’ora di leggere il prossimo amore social e non ho dubbi che sarà fantastico!

Geekness, Review, Senza categoria

L’amore non ha memoria

L‘amore non ha memoria

Belle Landa è sicuramente una delle autrici romance chicklit che preferisco! Ha un stile fluido e una fantastica particolarità nella sua scrittura che ti fa rimanere incollato alla pagina/tablet! I libri di Belle sono caratterizzati di intriganti salti temporali e questo nuovo/vecchio romanzo non fa eccezione.

Nuovo perché è l’ultimo volume pubblicato come Belle Landa, vecchio perché è stato il suo romanzo d’esordio pubblicato con altro nome tramite una casa editrice crowdfunding! Sono molto facile che ci abbia fatto questo piccolo regalo e ci abbia dato la possibilità di leggere questo diamante grezzo.

Sara è una giovane donna che si destreggia una vita normale tra lavoro, genitori super religiosi, nuove amicizie, vecchi amori e una smisurata passione per il cinema.

Il terrore però è sempre dietro l’angolo e una sera d’autunno la ritroviamo a scappare per una via buia: ferita, terrorizzata, seminuda. Sa solo una cosa, quello sui suoi vestiti è sangue, ma non si ricorda niente di quello che le è successo. Vittima di amnesia postraumatica non ricorda nulla dell’aggressione né tanto meno i giorni precedenti. Cosa le è successo? Cosa ha fatto? Di chi è quel sangue non suo? Il carabiniere Roberto Castelli, incaricato delle indagini, si lega alla sua sofferenza molto epaticamente. Riuscirà a capire cosa le è successo è sanare le sue ferite?

Ho letto questa nuova chicca di Belle, un romantic thriller, in poco meno di due giorni. Piena di suspance, sfogliavo ogni pagina avida di conoscenza! E ho ricevuto un finale eccezionale e sorprendente. I tratti polizieschi di questo romance sono ben pensati e scritti con maestria, si vede che l’autrice ha fatto un grande lavoro di ricerca!

La scrittura di Belle Landa in questi anni si è affinata, ma già in questo romanzo ti lascia con il fiato sospeso e scorre fluida!

Sono stata felice di leggere questo libro in anteprima e ringrazio Belle per avermelo inviato! Non vedo l’ora di avere tra le mani la sua nuova avventura romantica!

Review

Cucina e Burlesque

Cucina e Burlesque

Philippe Tonetti è uno chef parigino bellissimo e talentuoso. Ha un locale nella capitale francese che funziona alla grande con tanto di stella Michelin assieme al suo migliore amico che gestisce con l’aiuto della sua meravigliosa fidanzata. Un sogno vero? Fama, amore, notorietà, una vita perfetta che va in frantumi il giorno prima del suo matrimonio con Juliette. Un terribile tradimento che distrugge il sogno, potete immaginare quale?

Così Philippe molla la fidanzata e il ristorante nel giorno del matrimonio e decide di traferirsi a Firenze per ricominciare da capo, riguadagnarsi la vita da sogno e la stella Michelin.

Due anni dopo il trasferimento è vicino ai suoi obiettivi se non fosse per un uragano disastroso che entra nella sua vita e mette tutto in pericolo, il suo nome è Mirta.

Figlia di genitori ricchi che l’hanno abbandonata quando invece di diventare un rispetabile avvocato o dottore ha scelto la via della danza. E ora dopo gli studi la giovane 26enne vive con la nonna (e comunque viva sempre le nostre meravigliose nonne) e contribuisce alle spese barcamenandosi tra diversi lavori.

Ed è proprio mentre molla il suo lavoro del sabato al mercato, stufa di stare sotto una racchia prepotente, che si imbatte in Philippe il quale in necessità di una cameriera le offre un lavoro.

Tutto fantastico vero? Bè non proprio. Mirta è forse la cameriera più impedita che abbia mai visto! Meravigliosa con i clienti ma un disastro nel riuscire a camminare senza inciampiare e sfracellarsi a terra o su qualche commensale. Così il gentile chef che le ha offerto il lavoro si traforma nel bastardo che sclera con lei per ogni piccolo errore. Mirta riesce a tirare fuori il peggio da Philippe, ma c’è da sottolineare che lei non gliele manda a dire chiamandolo stronzo a ripetizione. Gran punto a favore di Philippe e che con tutti i disastri che combina Mirta e le rispostacce che si becca non le ha mai dato il ben servito licenziandola in tronco. A volte quasi increbilmente.

Mirta è un goffo anatroccolo quando cammina che si trasforma in sinuoso cigno quando balla. E tre sere a settimana la ragazza sfoggia il suo talento artistico lavorando al Morgana come ballerina burleque mantenendo il suo anonimato calandosi nei panni della bellissima e misteriosa Rosa Blu. Sensuale e bravissima fa impazzire tutti gli uomini, ai quali si unisce anche un certo chef francese.

Lo chef detesta Mirta, ma desidera ardentemente Rosa Blu. Tutto è pronto perché i due facciano fuoco e fiamme.

Gioa De Bonis è riuscita a costruire un bellissimo romance chicklit. Cucina e Burlesque è appassionante, divertente, intenso. Se poi siete affascinati dalla cucina stellata questo è il romanzo che fa per voi!

La scrittura è fluida e scorrevole, la storia è coinvolgente e i personaggi ben caratterizzati. Soprattutto oltre Phil e Mirta nel romanzo si trovano un nolo di fantastici personaggi secondari.

Se volete passare un weekend di lettura sul divano questo è sicuramente il libro adatto!